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Design

Zetafactory

DISTRO

Nel 2008, Daniele, Nicola, Bob e Sara si incontrano una sera nell’unico pub di Castelfidardo, la loro città natale in provincia di Ancona. Essendo amici di vecchia data, iniziano a parlare delle loro vecchie esperienze non andate a buon fine con le rispettive band, e a lamentarsi dell’attuale panorama musicale odierno. Decidono così di dar vita ai DESIGN. Lo scopo è uno: riportare in auge un modo di far musica rock che sembra morto alla fine degli anni 90, ed aggiornarlo coi suoni e con un gusto per l’elettronica che tenga conto dei progressi fatti nel campo musicale negli ultimi anni, così da dar vita a un sound potente e aggressivo e allo stesso tempo fresco e moderno, che non abbia niente da invidiare alle band straniere. Nel 2009 registrano così 4 LITTLE HANGED TOYS, un ep che inizialmente avrebbe dovuto solo essere un promo, dato il sound ancora acerbo e derivativo, ma che con la collaborazione del Lullaby Recording Studio è diventato un valido minialbum, oltre che un ottimo biglietto da visita, che nel giro di pochi mesi trova subito un’etichetta oltremanica, la Copro Records/Casket Music che lo distribuisce nel 2010. Da questo estraggono un singolo “PAINTER” e per questo girano un videoclip.Per tutto il 2010 e parte del 2011, sopra le proprie aspettative, si trovano a salire sugli stessi palchi di “Il teatro degli orrori”, “Ministri”, “Fratelli Calafuria”, “Andead”, “Orange” e la band britannica “The Electric Riot”, oltre a vincere svariati concorsi.Entrano in studio nel 2011, con le idee molto più chiare stavolta ed un sound ormai maturo per dar vita a “Technicolor Noise”. Si aggiunge un quinto elemento, Emanuele, alla seconda chitarra, così da aumentare il wall of sound e dare la possibilità a Nicola di poter giocare di più con synth ed elettronica. E per chi volesse sapere il perché del nome DESIGN la risposta è semplice.  “La parola DESIGN, oltre a suonare bene ed essere facilmente memorizzabile, si usa per definire la corrente artistica applicata all’oggetto di produzione industriale, oggetto che in questo caso è la musica stessa, che noi intendiamo rivalutare come vera e propria arte e non come un prodotto da etichettare. Inoltre il compito del DESIGN è quello di rendere nuovo e innovativo qualcosa di già esistente e comune. Ed è così che deve essere il nostro sound. Saranno pure semplici canzoni rock ma devono suonare come qualcosa di mai sentito prima”.